L’estate del 2023 non è certo un modello da prendere come esempio, per descrivere una stagione di caldo e belle giornate. Tuttavia, nella speranza che quanto prima il meteo possa ristabilirsi, ecco un’idea per poter assaporare un po’ di fresco, completamente immersi nella natura.
Kranjska Gora (Monte Cragnisca) è una località di montagna a poca distanza dal confine con l’Italia e l’Austria. Dista circa 165 chilometri da Gorizia e per raggiungerla bisogna percorrere una ripida salita, con ben 50 tornanti! Ma la bellezza vale l’impresa, tanto che i territori abbracciati da questa cittadina sono meta di turisti, durante ogni periodo dell’anno.
Di inverno ci si dedica allo sci, con piste adatte ad esperti e principianti (si possono trovare anche i trampolini sulla neve da cui sono passati i campioni del mondo del salto con gli sci!); d’estate, invece, ci si può ricaricare di energia, con qualche salutare camminata alle pendici del Triglav o lungo il Jezero Jasna (lago Jasna), a circa due chilometri dalla città. Le sue acque sono certamente fredde, ma blu e cristalline. Sulla sponda principale si posso trovare vari locali turistici e la statua in bronzo di Zlatorog: il mitico camoscio bianco dalle grandi corna, sul quale molti bambini si divertono a salire per farsi fotografare.
Sempre in zona, vengono proposte attività di rafting, volo in tandem e vari percorsi dedicati al trekking e alla mountain bike. Per i giorni di pioggia, molto interessante è “La galleria del vento”, presso il Nordijski Center (Centro Nordico Planica): il flusso d’aria sarà talmente forte, che basterà sdraiarsi per iniziare a volare, in un’esperienza da vivere in totale sicurezza, della durata di 45 minuti.
Sempre presso il centro, è possibile usufruire di una pista estiva di sci di fondo (al coperto), visitare il museo alpino e sfidare il brivido di una zip-line, con un salto nel vuoto lungo 566 metri! Tutte le info su www.nc-planica.si .
Per gli appassionati di storia, a circa 4 km da Kranjska Gora si erge la Ruska Kapelica (Cappella russa). Una chiesetta ortodossa, in legno, davanti alla quale si può notare una tomba dedicata al Milite Ignoto, che commemora gli oltre 1000 prigionieri russi morti negli anni clou della Grande Guerra (1916-1917), durante i lavori di costruzione della strada per l’Austria Imperiale.
Da ricordare, infatti, che nella Prima Guerra Mondiale Kranjska Gora divenne scenario di numerosi combattimenti di prima linea, poiché punto strategico per la sua vicinanza al fronte dell’Isonzo.
Per quanto riguarda la cucina, l’offerta è davvero molto varia: oltre alle classiche specialità slovene, si possono provare gli ajdovi krapi s skuto (dei ravioli di grano saraceno ripieni di ricotta) o anche la krompirjeva mešta z zaseko (un pestato di patate e lardo). Personalmente, ho gradito moltissimo una calda zuppa di orzo e salsicce.
Chiara Pradella

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